Informazioni utili per affrontare e dominare il cambiamento tecnologico
Nel panorama sempre più dinamico e competitivo che stiamo vivendo, le imprese di medie e medio-piccole dimensioni si trovano di fronte a una sfida cruciale: comprendere e adattarsi al rapido avanzamento della tecnologia, pur avendo scarse risorse.
Nonostante queste difficoltà è sempre più rischioso rimanere passivamente in attesa che le innovazioni vengano a galla per cavalcarle una volta consolidate. La tecnologia è infatti molto più accessibile rispetto al passato e chiunque abbia la capacità di comprendere e utilizzare in anticipo l’innovazione può guadagnare un vantaggio competitivo significativo, difficile da colmare.
Pensa per esempio ai grandi colossi tech che in pochi anni hanno conquistato mercati completamente nuovi e spazzato via intere categorie: nonostante oggi queste tecnologie siano consolidate, sono in grado di mantenere un vantaggio competitivo che li rende protagonisti di un oligopolio (e in qualche caso monopolio) nel proprio settore.
La capacità di navigare nel mare dell’innovazione non è quindi un optional, ma qualcosa che può determinare il futuro della tua azienda.
B.A.N.G.: Bits, Atoms, Neurons and Genes
Starlab (uno dei principali istituti di ricerca internazionali) e successivamente il MIT hanno individuato già più di vent’anni fa 4 aree principali di attenzione, identificate tramite l’acronimo BANG: Bits, Atoms, Neurons and Genes (Bit, Atomi, Neuroni e Geni).
Queste 4 aree sono ancora attuali e questo ci racconta anche un altro dato: le tecnologie che fanno la differenza irrompono nei mercati spesso con forza brutale, ma tipicamente hanno un periodo di sviluppo molto lungo, quasi sempre di diversi decenni.
Ma andiamo a vedere cosa sta succedendo in queste quattro aree.
Bits: tecnologie digitali e robotica
L'integrazione sinergica delle tecnologie digitali e della robotica offre opportunità senza precedenti per migliorare l'efficienza e la competitività.
Dalle piattaforme di automazione aziendale all'uso di robot collaborativi, l'adozione di queste soluzioni può ottimizzare processi, ridurre costi e posizionare l'azienda all'avanguardia dell'innovazione tecnologica.
La quarta rivoluzione industriale è in pieno svolgimento, guidata da tecnologie come l'Intelligenza Artificiale (IA), l'Internet of Things (IoT), la blockchain e il cloud computing. Ogni azienda dovrebbe domandarsi come può integrare queste tecnologie sia nei prodotti/servizi che vende che nei processi aziendali.
In particolare l'Intelligenza Artificiale non è più una prospettiva futuristica, ma una realtà tangibile che nei prossimi anni troveremo probabilmente un po' ovunque. Le imprese possono sfruttare l'IA per automatizzare processi, migliorare la personalizzazione dei prodotti e servizi e ottimizzare la catena del valore (questo stesso testo è stato prodotto con l’aiuto dell’AI!).
Ma con l’aumento della digitalizzazione aumentano anche le minacce cibernetiche, quindi la sicurezza informatica è diventata una priorità assoluta. Le imprese devono investire in formazione e prevenzione se vogliono evitare problemi seri.
Atoms: materiali innovativi e sostenibilità
L'impiego di materiali avanzati sarà un catalizzatore per la progettazione di prodotti rivoluzionari.
Dai materiali compositi alle nanotecnologie, investire in R&S per comprendere e sfruttare nuovi materiali non solo apre nuove prospettive di prodotto, ma risponde anche alla crescente richiesta di sostenibilità, attirando consumatori attenti all'innovazione e all'ecologia.
Già oggi esistono materiali innovativi di cui si intuiscono le potenzialità, ma che ancora non hanno trovato quella che viene chiamata nel gergo “killer application” (è il caso per esempio del grafene, di cui si parla oramai da qualche decennio ma che ancora non ha trovato applicazioni di massa importanti).
Questi materiali innovativi aspettano che un'azienda più agile delle altre, grande o piccola che sia, si accorga di loro.
Neurons: dalle neuroscienze alle strategie aziendali
La crescente comprensione del funzionamento del cervello offre spunti innovativi per la gestione aziendale. Dalle strategie di marketing basate sulla psicologia dei consumatori alla promozione del benessere dei dipendenti, applicare principi delle neuroscienze può aumentare l'efficacia delle decisioni aziendali e favorire un ambiente di lavoro più produttivo e soddisfacente.
Oggi esiste tanta letteratura accessibile a tutti, ma sono ancora poche le aziende che usano queste conoscenze per creare in modo intenzionale un vantaggio competitivo: credo sia un’opportunità che nessuno dovrebbe farsi sfuggire.
Genes: cure innovative e aumento della longevità
La scienza sta facendo passi avanti importanti (anche grazie all’AI) nello sviluppo di cure innovative a varie patologie (basti pensare alla rapidità con cui è stato sviluppato il vaccino per il COVID, impensabile solo dieci anni fa).
Per le imprese vedo due implicazioni principali.
Prima di tutto investire e promuovere in azienda cure innovative e tecnologie per l'aumento della longevità può avere un impatto positivo sulla forza lavoro: qualcuno potrebbe dire che sarebbe compito degli stati, ma se l’azienda vuole fare la differenza deve farsene carico.
Ma il messaggio più forte è che la forza lavoro e i mercati di sbocco saranno sempre più vecchi, le persone vivranno più a lungo e probabilmente passeranno più tempo al di fuori della finestra di lavoro attivo.
Questo porrà nuove sfide demografiche e in particolare le aziende si troveranno a far fronte a una carenza sempre maggiore di risorse giovani e abituate a padroneggiare le nuove tecnologie.
Formazione continua, abitudine al cambiamento e adozione di nuove tecnologie digitali che non richiedono l’intervento umano (vedi primo punto) saranno sempre più cruciali per far fronte a queste sfide in futuro.
Sintesi e agilità strategica
Dal mio punto di vista le aziende dovrebbero sviluppare soprattutto la capacità di sintetizzare questi trend in strategie aziendali agili e concrete, dove poter sperimentare (e sbagliare) velocemente in modo da poter individuare prima degli altri nuove aree di crescita.
Per una PMI questo passa a mio avviso lungo tre direttrici: la collaborazione con esperti del settore, l'apertura a partnership (e.g. open innovation) e la formazione continua.
Su queste tre direttrici le aziende dovrebbero avviare ogni anno progetti specifici attraverso cui muoversi in modo intenzionale nel mondo dell’innovazione tecnologica… prima che lo facciano gli altri!
Se hai un commento su questo articolo scrivimi a raffaele@hikeupconsulting.com
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